Con l’invecchiamento generale della popolazione, almeno nei paesi industrializzati, e le limitate risorse dedicate alla salute pubblica, lo sviluppo di nuovi modelli e pratiche di riabilitazione sembra obbligatorio per far fronte alle mutevoli esigenze della popolazione.
La teleriabilitazione, uno dei settori emergenti della telemedicina, è una delle soluzioni più promettenti per migliorare la qualità della vita di oltre 50 anni e pazienti.
La teleriabilitazione può essere utilizzata come alternativa alla tradizionale riabilitazione ospedaliera, all’interno dell’ambiente ambulatoriale o dell’assistenza domiciliare, nonché per creare un continuum di cure in tutti questi contesti (1).
Gli interventi di teleriabilitazione sono stati utilizzati con successo nei settori della prevenzione e della gestione delle malattie croniche.
I pazienti hanno valutato positivamente i benefici come:
- riduzione del bisogno di viaggio
- orari di funzionamento flessibili
- possibilità di integrare al meglio le competenze acquisite nella vita quotidiana
La fattibilità e l’accettabilità delle tecnologie Telerehabilitation hanno dimostrato una significativa soddisfazione del paziente e del medico, insieme a miglioramenti nella qualità della vita (2).
In definitiva, la tele-riabilitazione ha il potenziale per espandere e decentralizzare l’erogazione dei servizi e ridurre le disparità sanitarie globali nell’accesso alla riabilitazione.
Sarà quindi sempre più importante sviluppare programmi di certificazione scalabili e sostenibili (3) con prospettive a breve e medio-lungo termine.
(1) Vellata et al, 2021, Front Neurol
(2) Van Egmond et al, 2018, Physiotherapy
(3) Pastora-Bernal et al, 2017, J Med Internet Res